Mi chiamo Margherita Onofri, sono nata a Roma, dove vivo e lavoro come Psicologa Clinica e Psicoterapeuta. Sono iscritta all’Albo degli Psicologi della Regione Lazio (n. 25387) da Gennaio 2020 e mi sono specializzata in Psicoterapia Psicoanalitica Interpersonale presso la Scuola SIPRe – Psicoanalisi della Relazione nell’ottobre 2024.
Svolgo attività di consulenza clinica, diagnosi, sostegno psicologico e psicoterapia rivolte a adolescenti, giovani adulti e adulti, ponendo la persona al centro del percorso terapeutico con l’obiettivo di aiutarla a comprendere le cause del proprio disagio.
Il mio principale ambito di interesse è l’adolescenza, con un’attenzione particolare alle difficoltà legate alla socializzazione, al rapporto con sé stessi e con i pari, alla dispersione e all’integrazione scolastica. Ho sviluppato quest’area d’interesse durante gli anni di lavoro e di tirocinio presso diversi sportelli scolastici, i servizi territoriali della ASL Roma 1 dedicati a questa particolare fascia d’età, nella gestione di diversi doposcuola di scuole romane e in vari progetti di scambio culturale con gli adolescenti.
Un’altra grande area d’interesse riguarda le esperienze traumatiche, in particolare quelle infantili con forte impatto sulla salute mentale e fisica dell’adulto, tema su cui ho sviluppato la mia tesi triennale, e quelle legate alle migrazioni.
Questo mi ha portato a intraprendere nel 2017 un master in “Accoglienza ai migranti”, a lavorare come psicologa clinica in vari centri di accoglienza sul territorio laziale e a interessarmi sempre di più all’elaborazione dei ricordi traumatici. Nel 2023 ho infatti completato la formazione per diventare terapeuta EMDR di primo livello, un trattamento basato sulla stimolazione bilaterale del cervello, utilizzato per il trattamento di diversi tipi di trauma.
Dato il mio amore per una visione complessa e integrata del mondo e degli esseri viventi, utilizzo inoltre strumenti psicofisiologici come il Biofeedback e il Neurofeedback, per i quali ho conseguito un master nel 2019. Questi strumenti possono essere utilizzati da soli o all’interno di un percorso di psicoterapia, per aiutare l’individuo a conoscere meglio il proprio funzionamento, riconoscere e modificare schemi e significati irrigiditi e favorendo così un recupero della propria libertà.